COMUNICARE CON I “DEFUNTI”
Brano estratto dal libro
di Andrea Pangos
Pag. 144 12,50 ¤
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Non di rado si sente dire o si legge riguardo alla comunicazione dei “vivi” con i “defunti” come di un qualcosa di particolare, anche nel senso di raro. La comunicazione dei “vivi” con i “defunti” (con i processi post mortem) è invece incessante. Così come ogni “vivo” comunica in una certa misura costantemente con tutti i “vivi”, così pure comunica in una certa misura con tutti i “morti” (processi post mortem), anche con quelli il cui Divenire post mortem è cessato. Tutte le informazioni riguardanti ogni essere umano mai “vissuto” ovvero ogni mente mai concepita, sono infatti indelebilmente “impresse” nella Coscienza Infinita.La comunicazione dei “vivi” con i “defunti” avviene in due ambiti:- Nell’ambito delle vibrazioni e delle energie, dove la comunicazione consiste nella comunicazione della mente (del “vivo”) con le strutture energetiche post mortem; e - Nell’ambito della Coscienza Infinita, dove la comunicazione consiste invece nell’interagire della Coscienza individuale del “vivo”con le Coscienze individuali in Divenire post mortem, e con i processi della Coscienza Infinita relativi alle informazioni sui “defunti”, la cui Coscienza si è “immersa” nella Coscienza Infinita ed ha “perso” le caratteristiche di Coscienza individuale. Non essendo dotati di: percezione, attività emotiva e attività intellettiva, i “defunti” (processi post mortem) non hanno la possibilità di “prendere l’iniziativa” e perciò non hanno la possibilità di “farsi vivi con i vivi”. Tra l’altro, non lo desiderano nemmeno perché il desiderare è inscindibile dall’attività emotiva ed intellettiva. L’idea che i “defunti” vogliono comunicare con i morti, è una “proiezione” del desiderio del “vivo” di parlare con il (caro) “defunto”, desiderio che “proietta” sul “defunto” (processi post mortem) attribuendolo a “lui”, immaginando che il “defunto” abbia desideri e volontà come i “vivi”. C’è comunque da considerare che alcune forme emozione e forme pensiero ovvero alcuni elementi della struttura energetica post mortem, possono stimolare i “vivi” a “compiere l’ultima volontà del defunto”/il “suo incompiuto in vita”, ma si tratta di forme emozione e forme pensiero che si sono formate prima della morte del “defunto” e che i “vivi” possono anche interpretare come ultima volontà del “defunto”. Così pure esistono alcuni processi della Coscienza, la manifestazione dei quali potrebbe essere interpretata come volontà del “defunto”, ma si tratta di processi nell’ambito della Coscienza che è “di là” della volontà (mentale).
TRATTO DA http://www.pangoseditore.com/
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